IL PROGETTO

La ricostruzione di parti del quartiere di via Lorenteggio è l’occasione per una riflessione critica sui limiti che l’impianto urbano ha manifestato negli anni, al pari di altre sperimentazioni moderne.

Gli edifici sono stati elaborati all’interno di un insediamento unitario, in grado di definire un segno autonomo in relazione con le realtà spaziali già presenti sul territorio di riferimento. Tale insediamento si colloca in un punto nodale di collegamento tra il quartiere, la strada di accesso, i giardini e il verde pubblico e costituisce un vera e propria “porta” di accesso e via di transito tra le diverse parti del sistema urbano.

L’accorpamento in un unico sito, poco interferente con gli edifici esistenti e scarsamente occupato da alberi, consente di ridurre l’impatto sull’habitat. L’attività di cantiere può essere concentrata e organizzata in modo da coinvolgere solo una piccola porzione di spazio (per esempio può essere utilizzata una sola gru e un solo scavo e non quattro), con conseguente riduzione di costi e con maggiori condizioni di sicurezza.

Gli edifici sono stati accostati in modo da ridurre e compattare le superfici disperdenti e per unificare e semplificare i sistemi di generazione di energia e calore e i relativi sistemi di distribuzione.

La tipologia edilizia consegue l’ottimizzazione del rapporto scala/alloggi (ogni corpo scale distribuisce tre alloggi) con il requisito del doppio affaccio per tutte le abitazioni servite.

Il tipo architettonico-distributivo consente di realizzare gli alloggi sulla base di tre tagli differenti. Per ogni alloggio viene ricercata la massima funzionalità ottimizzando le superfici utili e lorde (sempre nel rispetto dei regolamenti).