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Sanitario C137/16 (Canile - Vidigulfo PV)

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CENTRO DI ASSISTENZA E

RICOVERO PER ANIMALI DA AFFEZIONE

Comune di Vidigulfo (PV)

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OBIETIVI E METODO

I principi guida posti alla base del processo ideativo e progettuale del rifugio per cani possono essere riassunti nei punti che seguono:

  • Il complesso deve essere permeabile e integrato al contesto sociale e territoriale in cui si colloca: rendere raggiungibile e visitabile un rifugio per cani significa assicurare le condizioni di decoro e benessere degli animali in soggiorno temporaneo e garantire o addirittura incentivare le adozioni;

  • i criteri etologici definiscono l’impostazione della struttura fisica e gestionale del rifugio per cani: le esigenze della specie devono essere assecondate e soddisfatte attraverso modalità di interazione con l'ambiente motivanti e costruttive per lo sviluppo di modelli comportamentali normali, affinché il cane sviluppi le attitudini geneticamente determinate e proprie del suo essere.

Per un verso quindi si è tenuto conto del contesto territoriale di riferimento, con lo spirito volto a individuare le condizioni per realizzare un luogo di aggregazione, in cui i cani costituiscono il perno su cui innescare una spirale capace di stimolare occasioni di incontro, scambio e arricchimento, per esempio tramite la previsione di servizi da offrire all’esterno, i quali possono essere anche fonte di autofinanziamento.

D’altra parte ci si è riferiti a un quadro esigenziale improntato sulle necessità degli animali e a quelle dei soggetti con cui il cane interagisce: operatori, volontari e visitatori del rifugio. Il quadro esigenziale non racchiude bisogni antropomorfizzati ma esclusive esigenze di specie. Il cane, che si trova a vivere in un ambiente innaturale come il canile, deve aver modo di mantenere inalterati i caratteri della sua indole, per questo è fondamentale, allo scopo di perseguire il benessere fisico e psicologico, garantire il soddisfacimento di tale quadro esigenziale, riassumibile in esigenze fisiologiche (esigenze fisiche, esercitare i sensi) e relazionali (con l'uomo e con i cospecifici).

ORGANIZZAZIONE GENERALE DEGLI SPAZI

Nella pianificazione dell’assetto distributivo delle Ricovero, all’interno dell’area assegnata di pertinenza, si è ritenuto opportuno concentrare nei pressi della zona di ingresso, a ovest e a sud-ovest, tutte le attività cosiddette di servizio. Ciò per semplificare l’individuazione delle destinazioni da parte del visitatore, per favorire le operazioni di sorveglianza, per contenere la lunghezza dei percorsi interni e le dimensioni delle reti impiantistiche di urbanizzazione, per concentrare gli interventi di scavo e movimenti di terra, con vantaggio sia in termini di funzionalità che di costi.

Tale collocazione “libera” tutte le altre porzioni di terreno consentendo la collocazione dei box e delle aree di movimento ottimizzando i criteri insediativi e semplificando le operazioni di gestione e conduzione:

  • separazione tra le aree di permanenza degli animali e l’”area servizi”;

  • ripartizione tra le aree “ricovero- pensione” e “isolamento”;

  • distribuzione dei box lungo percorsi di grande accessibilità;

  • correlazione omogenea tra box e aree di sgambamento;

  • suddivisione delle aree di sgambamento in settori con possibilità di utilizzo contemporaneo separato.

 

La collocazione delle strutture, l’andamento delle recinzioni e delle siepi, la posizione dei filari di alberi e la ripartizione delle aree, tiene in considerazione l’orientamento in ragione delle migliori condizioni di apporto energetico gratuito nel periodo invernale e di ombreggiamento e schermatura nel periodo estivo e della eventuale (consigliata) possibilità di sfruttamento di energia solare tramite sistemi fotovoltaici. La produzione di energia elettrica da fotovoltaico in queste condizioni è possibile disponendo i pannelli sulle coperture dei box (operazione per la quale non sarebbe neppure necessaria la struttura di supporto in quanto l’inclinazione “naturale” del manufatto consentirebbe la posa nella posizione ottimale).

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Il progetto prevede il recupero delle strutture edilizie esistenti e la demolizione del capannone prefabbricato (ex rettangolo coperto per l’allenamento con i cavalli).

  • L’edificio principale è stato destinato all’accoglienza e alla cura, all’incontro, al ristoro, ai corsi, alle manifestazioni e agli eventi: al piano terreno, sono stati collocati il laboratorio veterinario e la zona servizi gestionali (a ovest) e la Club House (a est); al piano superiore, con varie possibilità di accesso, le aule corsi da 70 e 33 persone.

  • L’edificio fronteggia verso sud un area sistemata a giardino con un campo di agility, servita da un comodo parcheggio e verso nord l’area destinata al rifugio vero e proprio.

  • I laboratori veterinari del piano terreno, che ospitano due studi medici, un locale per le degenze, la vasca di riabilitazione in acqua, un locale per la pulizia dei cani, e l’area servizi di gestione, con cucina e deposito, sono collegati alla clinica tramite un percorso protetto di nuova costruzione.

  • La clinica dispone di una sala di attesa, uno studio veterinario con farmacia, la radiologia e la sala operatoria, oltre ai necessari locali di preparazione e gli spogliatoi del personale.

  • Sul lato est del terreno è prevista la sistemazione dell’alloggio del custode e degli uffici destinati alla conduzione organizzativa e amministrativa del ricovero.

  • nella porzione terminale est del fabbricato principale sono previsti quattro piccoli alloggi, distribuiti da una nuova scala centrale, eventualmente da destinare agli operatori o ai volontari del centro.

  • Parcheggi separati servono gli uffici e la zona alloggi, mentre un’area di manovra è collocata in adiacenza alla zona di servizio con i depositi.

  • I box per gli animali sono dimensionati per assicurare ad ognuno almeno una zona di ricovero al chiuso per la notte, una al coperto e una per la notte; l’accessibilità per le attività di gestione e conduzione degli addetti avviene lungo percorsi rettilinei razionalmente organizzati, mentre i percorsi dei visitatori sono collocati sul lato opposto dei box, all’interno dell’area verde e alberata e si caratterizzano per l’andamento sinuoso; la presenza di alberi di diversa varietà consente un ottimale ombreggiamento dei box.

  • La demolizione dell’edificio prefabbricato, eventualmente vendibile e riposizionabile altrove, si rende necessario per l’inadeguatezza della struttura, in relazione con le nuove destinazioni d’uso, e per l’ingombro che determina sul terreno.

CONCORSO DI IDEE PER IL RECUPERO FUNZIONALE E TIPOLOGICO DI UNA STRUTTURA AGRICOLA ESISTENTE DA DESTINARE A RIFUGIO PER CANI A VIDIGULFO (PV)

PROPOSTA VINCITRICE

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La proposta è stata presentata da SMP S.r.l.

con arch. Giuseppe Maggi e dott.ssa Virginia Tartarelli

ed elaborata da:

arch. Gabriele Nizzi

arch. Diego Astuto

dott.ssa Virginia Tartarelli

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