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Scuola G609/16 (Asilo Cuneo)

SCUOLA DELL’INFANZIA

Quartiere San Paolo - Cuneo

INQUADRAMENTO

La scuola dell'infanzia (anche detta scuola materna) è il percorso pre-scolastico, che si rivolge ai bambini dai 3 ai 5 anni d'età sulla base di un preciso e adattato progetto educativo (per bambini di età inferiore ai tre anni è previsto il nido d'infanzia). La denominazione "Scuola dell'infanzia" è stata introdotta dagli Orientamenti del 1991 in sostituzione della dicitura "scuola materna", inserendola, in questo modo, a pieno titolo, nel sistema educativo. La durata della scuola dell'infanzia è di 3 anni, come già nei precedenti ordinamenti. Non riveste carattere obbligatorio; questa fase di scuola è generalmente caratterizzata da gioco e convivenza con i compagni, in preparazione alla scuola primaria. La scuola dell'infanzia è un ambiente educativo di esperienze concrete e apprendimento riflessivo nei diversi ambiti della vita dei bambini. Le attività che vengono proposte vengono strutturate in relazione ai campi d'esperienza, ossia obiettivi di apprendimento da conseguire durante tutti i tre anni di scuola. Le Indicazioni nazionali per la scuola dell'infanzia del 2007 li definiscono in questo modo:

  • il sé e l'altro (le grandi domande, il senso morale, vivere insieme);

  • il corpo in movimento (identità, autonomia, salute);

  • linguaggi, creatività, espressione (gestualità, arte, musica, multimedialità);

  • i discorsi e le parole (comunicazione, lingua, cultura);

  • la conoscenza del mondo (ordine, misura, spazio, tempo, natura).

L'IMMAGINE EURISTICA SELLA SCUOLA PER L'INFANZIA

L’immagine che vorremmo comunicare della scuola materna è quella di una casa, una “seconda” casa, all’interno della quale si attua la progressiva crescita dei bambini nella società. Se nella propria abitazione i bimbi sviluppano le proprie conoscenze e le proprie attitudini in forma individuale e familiare, la scuola materna rappresenta l’ambito nel quale il bambino comincia a germogliare, all’interno di un contesto sociale, fuori dalla famiglia e staccato dai genitori, ma protetto.

Nella scuola dell’infanzia il bambino o la bambina, avviano la costruzione di una propria identità sociale, mettendo le basi di un processo indirizzato verso successivi gradi di autonomia personale, acquisiscono progressivamente competenza e consapevolezza di un proprio ruolo nella società, una prima idea di cittadinanza.

Per questi motivi (tenuto conto cioè delle peculiarità dell’utenza, che si trova nella fase embrionale di un’esperienza di relazione) riteniamo che lo spazio percepito, la composizione dell’architettura e l’organizzazione degli ambienti, debbano assumere caratteri di chiarezza e immediatezza comunicativa e che l’articolazione degli ambienti debba consentire un progressivo passaggio dalla condizione dell’esperienza individuale a quella collettiva e di gruppo.

Lo spazio all’interno del quale si svolgono le prime esperienze di vita fuori dalla famiglia, in parziale autonomia, devono agevolare e semplificare i meccanismi di orientamento all’interno di luoghi “nuovi” (il perdersi e il ritrovarsi possono rappresentare un esperienza in grado di rafforzare la propria personalità), e perciò le dinamiche percettive degli ambienti devono offrire punti di riferimento certi e riconoscibili. Questa funzione di “accompagnamento” viene svolta in modo esemplare dalla linea di colmo del tetto che, visibile negli spazi interni, distribuisce le sezioni lungo grande spazio dell’atrio di ingresso, raccordandosi poi con quella delle singole sezioni.

L’approccio al tema descritto porta dunque a definire in programma di lavoro articolati in sei punti:

  1. il tema della casa espresso nella sua forma archetipica (casa-capanna);

  2. organizzazione dei percorsi e delle funzioni con criteri di linearità e di facile individuazione;

  3. varietà di spazi per lo svolgimento delle attività singole e di relazione interne alla sezione;

  4. possibilità di relazione e attività comuni tra le sezioni;

  5. rapporto diretto tra lo spazio interno e lo spazio esterno;

  6. articolazione dello spazio interno ed esterno in aree ristrette e a campo aperto.

I PROGETTISTI

L'iniziativa scaturisce dalla partecipazione alla competizione per l'affidamento dei servizi di progettazione relativi a interventi infrastrutturali affidati ad Infrastrutture Lombarde SpA nell'ambito del Programma Operativo Regionale (POR), FESR ed FSE di Regione.

La proposta è stata presentata dal RTP costituito da:

- Studio Montanari & Partners S.r.l.

- IB Project S.r.l.

- ETASTUDIO S.r.l.

- SISTEMA Studio Tecnico P.I. Ori

- Dott. Geologo Davide Cornaglia

ed elaborata da:

arch. Gabriele Nizzi

Progettazione Architettonica, P.M. e Sicurezza

arch. Diego Astuto

Progettazione Architettonica

Ing. Michele Vitagliano

Progettazione Strutturale

Per. Ind. Massimo Ori

Progettazione Impianti Meccanici

Per. Ind. Claudio Villa

Progettazione Impianto Elettrico

arch. Antonio Montanari

Responsabile dell’Integrazione delle Attività Specialistiche

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