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Uffici C2202/22 (Studio Fotografico VIBEM)

VIBEM

Studio fotografico, sala multifunzionale e uffici

via Garofalo - Milano

INQUADRAMENTO

Si tratta dell’intervento di riqualificazione di un vecchio edificio industriale “a shed”, situato all’interno del tessuto urbano di Milano, in via Garofalo 24.

L’edificio, con assetto planimetrico di forma rettangolare, si trova all’interno di una cortina edilizia. Il fronte su strada è perfettamente allineato a quello degli edifici adiacenti. I tre lati restanti del perimetro sono ciechi e posti a ridosso dei confini interni dell’isolato.

L’edificio si sviluppa su due piani: un piano terreno, posto a +35 cm dalla quota del marciapiede, quasi completamente libero, e un piano interrato, raggiungibile attraverso una scala interna e collegato dal vano di un montacarichi dismesso. L’articolazione planimetrica del piano interrato non corrisponde integralmente a quella del piano soprastante, né per estensione, né per sagoma. Una buona corrispondenza è rilevabile solo nella porzione che si trova lungo la via Garofalo.

L’edificio è da tempo in disuso ed è sostanzialmente inagibile, salvo essere utilizzato occasionalmente per qualche evento specifico legato alle iniziative “artistiche” che avvengono durante il Salone del Mobile. I sistemi tecnici edili e impiantistici sono vetusti e malandati, ma, se le parti edilizie e strutturali possono, in qualche modo, essere recuperate, gli apparati impiantistici risultano assolutamente irrecuperabili e da dismettere.

DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO

Il fabbricato ricalca la tipologia tipica dell’edificio industriale dei primi anni del secolo scorso. La pianta rettangolare, quasi quadrata, è circoscritta da una muratura realizzata in mattoni pieni. La copertura è ripartita lungo tre linee di shed, sostenute da una struttura in colonne di metallo con capitello e un sistema di trabeazione realizzato con profili unificati IPE. In corrispondenza della muratura di perimetro le travi metalliche si appoggiano su lesene realizzate in muratura.

Al disopra della trabeazione metallica è disposta la struttura in travetti di legno, che forma gli shed.

Il sistema di tenuta della copertura è realizzato con tegole, disposte su sottili listelli in legno poggianti sui travetti degli shed. I canali di gronda conducono l’acqua meteorica verso i pluviali, che si trovano lungo i due lati opposti dell’edificio a est e a ovest.

Il tamponamento interno della porzione opaca degli shed è realizzato con un sistema di pannellatura in fibra, da controsoffitto, con listelli coprifilo in vista.

Il tamponamento delle porzioni trasparenti è realizzato con pannelli in poliuretano alveolare traslucido. I travetti in legno a vista degli shed sono rivestiti in lamiera.

Tutti i sistemi tecnici di involucro si trovano in pessime condizioni. La pannellatura interna è incompleta, i pannelli sono deformati e sono presenti segni evidenti e diffusi di infiltrazioni d’acqua.

Il fronte su via Garofalo è una superficie piana, di quasi sei metri di altezza, è intonacato e tinteggiato di colore “giallo Milano”. In realtà si tratta della porzione di un fabbricato originariamente più esteso, a suo tempo frazionato in due unità contigue ma separate, rimaste comunque in continuità formale. Sul prospetto si aprono un portone a due ante e le finestre.

OBIETTIVI

L’obiettivo principale, di adattare l’edificio in modo da poter essere utilizzato alternativamente per eventi con affluenza di pubblico, come sede per l’organizzazione eventi diffusi on-line in rete e anche per set video-fotografici, passa attraverso una serie di sotto-obiettivi, che interessano la sistemazione e la messa in funzione di ambienti, spazi, sistemi tecnici, dotazioni e attrezzatura specifica.

Si tratta di adeguare gli spazi interni alle necessità delle funzioni da allocare, di dotare tali spazi di adeguata impiantistica per il controllo delle condizioni climatiche-igrometriche interne, per l’illuminazione, per l’alimentazione elettrica delle apparecchiature, per le comunicazioni via cavo o wire-less.

Gli ambienti dovranno essere perfettamente accessibili.

La fruizione degli ambienti, in relazione al numero degli avventori che, a seconda dei casi, interverrà e presenzierà all’interno dell’edificio, dovrà naturalmente avvenire in condizioni di sicurezza. A tale scopo, oltre alle dotazioni di carattere impiantistico, sono previste le sistemazioni necessarie per garantire un regolare afflusso e vie di esodo idonee al deflusso in condizioni di emergenza. Tale condizione determina la necessità integrare il collegamento con il piano interrato con una nuova scala e inserire nuove uscite di emergenza sul fronte strada.

METODO

L’intervento si propone di conservare le caratteristiche tipologiche, di sagoma e costruttive del fabbricato industriale, ripristinando o sostituendo i sistemi tecnici in opera al fine di conferire all’insieme edilizio le necessarie caratteristiche di funzionalità e adeguatezza prestazionale.

In particolare, si prevede la sostanziale conservazione del sistema strutturale, composto da colonnine in ghisa con capitello e telaio orizzontale in profili d’acciaio imbullonati, il ripristino degli shed mediante sostituzione dei serramenti, rimpiazzo delle componenti in legno di sostegno con elementi in acciaio e riuso del manto di copertura in tegole marsigliesi, eliminazione di tutte i sistemi di partizione interna.

IL PROGETTO

Si tratta di realizzare un edificio-involucro in grado di ospitare eventi di varia natura con afflusso di persone anche numeroso.

L’accesso al fabbricato avverrà tramite una grande bussola, che consentirà di accogliere le persone un uno spazio-filtro coperto e protetto. Il pavimento inclinato della bussola raccorda il piano esterno del marciapiede con quello della sala interna al piano terreno. Passando da un’area di accoglienza (che può essere utilizzata anche per il ristoro) o direttamente (attraverso un grande portone), si accede all’unico ambiente principale, caratterizzato dalla sola presenza delle colonne e dagli shed di copertura.

Tale ambiente, estremamente flessibile, può essere preparato e allestito liberamente, in funzione dell’evento specifico che si intende organizzare.

In occasione di set fotografici, per l’utilizzo degli ambienti come sale di posa, sarà disponibile, lungo le murature di perimetro, nelle posizioni più adatte, un “limbo” (fondo scena e sfondo neutro con angoli parete-pavimento raccordati con una sguscia di ambio raggio, 100/150 cm, senza soluzione di continuità).

Oltre ai sistemi di ingresso e uscita, le funzioni allocate sono tecniche: sala regia, montacarichi, scale di collegamento con il piano interrato, canali dell’impianto di climatizzazione, canaline degli impianti elettrico e speciale.

I servizi igienici si trovano al piano interrato, dove ci sono i locali tecnici e dove è stato sistemato anche un locale open-space di appoggio per attività alla scrivania e per piccole riunioni.

L’involucro edilizio non subisce variazioni di sagoma. L’intervento di coibentazione delle superfici verticali, finalizzato a ridurre la dispersione dell’energia termica attraverso il sistema di involucro, avverrà “dall’interno”. In copertura sono previsti interventi funzionali di rinforzo strutturale e di efficientamento della prestazione energetica e acustica. Ciò produrrà un inspessimento del pacchetto, ma senza variazione sostanziale di forma.

Sui nastri vetrati degli shed è stata prevista l’installazione di un sistema di tendaggio motorizzato esterno, atto ad oscurare completamente le sale di posa (condizione necessaria per l’attività insediata), che asseconda anche le esigenze di conservazione dell’energia. Tutto l’ambiente del piano terreno può essere illuminato con luce naturale, attraverso gli shed, oppure completamente oscurato, abbassando le tende oscuranti.

La modifica del disegno di facciata è cagionata dalla necessità di inserire due nuove uscite di sicurezza. Tali uscite sono state realizzate in corrispondenza delle porzioni più esterne delle due finestre esistenti, demolendo la sottostante porzione di muratura. L’intervento prevede il recupero della cornice in pietra artificiale esistente, il prolungamento della stessa fino al marciapiede, come già avviane in corrispondenza del portone esistente, e il tamponamento della porzione di finestra rimanente.

L’intera superficie di facciata verrà ripristinata, rasata e tinteggiata con colorazione identica all’esistente.

Per quanto riguarda l’aspetto impiantistico, posto che l’unità immobiliare risulta priva di qualsiasi impianto di riscaldamento o di climatizzazione funzionante, è prevista l’installazione di un sistema di climatizzazione basato sul funzionamento di pompe di calore con inverter collegate a unità di trattamento dell’aria. Le pompe di calore sono collocate in copertura e le unità di trattamento dell’aria si trovano nei locali tecnici al piano seminterrato. La distribuzione dell’aria avviene tramite canali dotati di idonei diffusori, che attraversano per lungo le porzioni a shed dell’edificio. Questi canali sono alimentati da un plenum, posto in posizione trasversale rispetto all’andamento degli shed, collocato a ridosso del cornicione di facciata.

Per quanto riguarda l’impiantistica elettrica e speciale, l’intervento prevede un impianto completamente nuovo, a partire da un quadro elettrico posto all’interno di un locale tecnico, con derivazioni dedicate all’utenza specifica (prese industriali per proiettori luminosi professionali e varia attrezzatura) e all’utenza più tipica da sala conferenza o ufficio. La distribuzione nella sala principale avviene in canalina esterna e in traccia lungo il perimetro del fabbricato, con punti utenza posti in torrini raso-pavimento. Gli impianti speciali, cablaggio fonia-dati, antintrusione, TVCC, allarmi, sensori, rilevatori, attuatori ecc. completano la dotazione.

PROGETTO INTEGRATO E COORDINATO

Progettazione Architettonica e Civile:

arch. Gabriele Nizzi - De-P | Design and Project

Progettazione impianti elettrici e meccanici:

Ing. Gaetano Trovato -  Studio Tecnico Trovato

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