O musa del mio cuore, amante dei palazzi, avrai tu, quando Gennaio libererà i suoi venti, nella nera noia delle sere nevose, un tizzone che scaldi i tuoi piedi violacei? (Charles Baudelaire)

Quando penso al mese di gennaio, penso sempre al giorno del mio compleanno. A quando da piccola ripetevo spesso a me stessa e agli altri, con una punta di orgoglio, che ero nata nei “giorni della merla”. Mi ha sempre impressionato molto la storia della mamma merla che per mettere al riparo i suoi piccoli dal freddo si sporca di fuliggine, fino a trasformarsi da uccello dalle candide piume a uccello nero come il carbone. Pensando alla favola della merla mi vengono in mente altre immagini, legate al freddo, alla neve, all’inverno, ai colori bianco e nero, ma anche ai loro contrari: il tepore, la luce calda e accogliente di un rifugio dove poter trovare conforto, così come ha fatto la merla.
Queste immagini hanno evocato oggetti, arredi, architetture in qualche modo legate al mood del mese, anche solo per il loro colore, la loro funzione o l’installazione.
Mi sono divertita a inserire quindi qualche pezzo di colore nero, come le lampade prodotte da Kartell (4) oppure grigie trasparenti in metacrilato (2), insieme a imbottiti con tessuti pied-poule come il divano Moov Sofa di Piero Lissoni per Cassina (1) o la poltroncina rètro (5) o i cuscini e il pouf (6).
I colori freddi che virano sulle tonalità del grigio sono perfetti sia per l’arredo bagno, che per i pavimenti e rivestimenti in grès porcellanato (3).
Non poteva mancare un rimando alla carta da parati Farrow and Ball, che io adoro! (7).
Infine, un progetto che mi ha molto affascinata (sono un’amante degli edifici ecosostenibili!) è quello dell’albergo sulle Dolomiti progettato dall’architetto di Bolzano Pichler…bellissimo!
Comments