Ricorda questo dicembre, che l'amore pesa più dell'oro.
( Josephine Dodge Daskam Bacon )
L’espressione della scrittrice americana dei primi del ‘900 introduce la #moodboard di dicembre, dedicata all’oro (… non all’amore), un colore (… e un metallo) particolarmente ricorrente nel periodo natalizio.
L’oro è utilizzato anche in architettura e nel design sempre con grande fascino. Dagli stupefacenti mosaici bizantini, dove migliaia di tessere d’oro combaciano perfettamente a formare disegni complicatissimi (che pazienza!), alle cupole dorate delle chiese ortodosse (13). E che dire del cielo stellato di Giotto nella Cappella degli Scrovegni (1), dove le stelle dorate del soffitto catturano lo sguardo e i pensieri?
Nell’architettura contemporanea, sono molti i progettisti che hanno utilizzato lamiere metalliche con audaci finiture auree su facciate lucenti e riflettenti. Non possiamo non citare in primis la “Haunted House” (7) della Fondazione Prada, collocata dall’architetto Rem Koolhaas al centro del vasto progetto di riqualificazione urbana milanese (un territorio ex-industriale dei primi del ‘900 nell’area sud cittadina): la torre è interamente rivestita da 200.000 sottili fogli di oro zecchino! In alternativa alla foglia d’oro, ma con effetto altrettanto spettacolare, vengono utilizzate le lamiere Tecu-Gold della KME, una lega di alluminio e rame appositamente studiata per i rivestimenti esterni, la cui superficie può essere trattata con differenti perforazioni o stirature, in modo da ottenere molteplici livelli di trasparenza, e che può assumere diverse sfumature di colore e di qualità estetica. Tra gli esempi più interessanti, citiamo il Gymnasium di La Fare Les Oliviers (Francia), di Fabrice Giraud (6), e il Pavilion Sculptures a Osnabruck (Germania), dello studio Modulorbeat Architects (16). Entrambi gli edifici sono rivestiti, su tutti i lati, con pannelli in lega color oro, che grazie alla texture e alle particolari lavorazioni, producono interessantissimi giochi di luce e di volumi.
La foglia d’oro è utilizzata anche per la realizzazione dei mosaici prodotti da Bisazza (11). Un’idea originale e di sicuro effetto per la decorazione di ambienti domestici, bagni e cucine, ma anche anche sale da pranzo o living. Negli ambienti interni l’oro a parete può essere ottenuto anche con l’impiego di carta da parati piana, come la Lucinda (8), o texturizzata come la Kronos (10). Negli ambienti umidi, su pareti doccia o in cucina, si può utilizzare anche la Nouveau (2), che è impermeabile.
Per quanto riguarda l’oro e il design del mobile, basti pensare alla sedia Master di Philippe Starck (12), prodotta da Kartell, o alla Sissi, di Roberto e Ludovica Palomba (18), per Driade, ma anche a tanti, tantissimi altri oggetti di uso quotidiano, che sono stati rivisitati nella luccicante tonalità. Tra le lampade per esempio, citiamo sia la famosissima e sobria Atollo, di Vico Magistretti (3) per Oluce, contrapposta all’esuberanza della Fiorella di Nigel Coates (4), prodotta da Slamp, apparecchio a sospensione, che unisce la grazia di tanti fiori leggeri a una finitura dorata molto vistosa. Nel bagno può essere utilizzato per la rubinetteria, come la serie Venezia di Fantini (17), disegnata da Matteo Thun, o addirittura per gli apparecchi sanitari: speriamo che prima o poi qualche cliente “ispirato e illuminato” possa apprezzare una vasca come la Admiral, di Devon e Devon (14)!
Insomma, l’oro è impegnativo (e chi dice il contrario?!), ma è sicuramente d’effetto. Ci piace pensare che possa essere utilizzato per sottolineare ed evidenziare ciò che, anche nella vita quotidiana, è importate e che contribuisce a valorizzare gesti e comportamenti consueti, che però contribuiscono alla qualità della vita e al piacere “divino” di stare al mondo, con la consapevolezza di realizzare qualcosa di eccentrico ed estroso, ma anche di speciale e di elegante.
Intanto vi facciamo tanti, tantissimi auguri per un sereno Natale e un Anno Nuovo ricco di tanto, tantissimo … amore (come la Bacon insegna! 😉) … ma anche oro (perché no?)
Comentários