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Immagine del redattoreRachele

Monthly Moodboard #10

Aggiornamento: 2 dic 2019

Trasparente luce d’ottobre, al cui tepor nulla matura perché già tutto maturò: chiarezza che della terra fa cosa di cielo.

(Ada Negri)

La #Moodboard di questo mese di ottobre non poteva che trattare di foliage, un termine inglese (sì! Avete capito bene: inglese!) che sta a indicare le diverse gradazioni delle foglie in autunno: una varietà spettacolare che va dal verde al giallo, fino alle più calde gradazioni di rosso…

Nonostante il mese di ottobre porti i primi freddi e le giornate comincino gradatamente ad accorciarsi, è sempre gradevole passeggiare per viali alberati o nei parchi cittadini (fortunato chi ha il privilegio di farlo in paesaggi meno urbani!) e ammirare il trasformarsi della natura e i mutamenti cromatici che ne derivano. Le foglie, colori e forme, così armoniche e regolari, ci danno la possibilità di entrare in contatto con le varietà del mondo naturale, per questo ci piacciono tanto!

In architettura, la vegetazione non viene utilizzata solo a scopo ornamentale, ma anche con funzioni specifiche, in grado di apportare benefici al progetto. Basti pensare al “guru” e inventore del Mur vegetal, il botanico francese Patrick Blanc, che ha totalmente rivoluzionato le modalità tecnologiche ed espressive di concepire l’integrazione tra progetto architettonico e vegetazione.

Il sistema del Mur Vegetal è formato da sub-sistemi tecnici finalizzati a mantenere in vita un apparato vegetale complesso e da un grande numero di specie vegetali differenti, che convivono sulla medesima installazione a parete. È certamente meno rigido e percettivamente molto più gradevole delle chiusure verticali vegetate modulari, realizzate con criteri di industrializzazione sistemica. Ma i vantaggi più importanti sono quelli inerenti l’ambito ecologico, perché come ogni altro elemento vegetale, queste facciate sono elementi “vivi”, in grado di mitigare l’inquinamento dell’aria nei pressi dell’edificio. La vegetazione riduce la quantità di gas-serra, assorbe le polveri sottili e altri agenti inquinanti dannosi per la salute dell’uomo, per poi produrre ossigeno come sottoprodotto della fotosintesi. Inoltre, la presenza di elementi vegetali influisce sulla regolazione termica del sistema edificio, con vantaggi sia in inverno che in estate. Durante la stagione fredda contribuisce a limitare le dispersioni termiche, aumentando la coibentazione, mentre durante il periodo estivo, lo strato verde, grazie all’ombreggiamento, garantisce la riduzione della temperatura superficiale delle pareti dell’edificio. Il carico solare sulla superficie può essere ridotto fino al 30% e la temperatura superficiale della facciata può scendere anche di 10°C. C’est genial!! (come direbbe Patrick!).

Nella #monthlymoodboard abbiamo riportato solo alcune delle sue realizzazioni: il Village de la Peronne a Miramas (1), l’Oasis d’Aboukir a Parigi (4) e i grattacieli realizzati in collaborazione con l’architetto Jean Nouvel a Kuala Lumpur (7).

I colori del foliage sono un ottimo spunto per la creazione di tessuti e carte da parati, come la Venaria nelle gradazioni del rosso (3) e del verde (6) oppure la Samarina (8), che racchiude le molteplici tonalità autunnali. Ma ce n’è veramente per tutti i gusti: dalle grosse foglie di Banano a quelle sottili del bambù, fino alle palme o ai cipressi. Si tratta quasi sempre di fantasie molto “cariche” e colorate, quindi il nostro consiglio è quello di “osare” magari su una sola parete. Per esempio, in camera da letto, dove le immagini potrebbero sostituire la testiera del letto e focalizzare l’attenzione su un punto preciso della stanza oppure, perché no, anche in un ingresso anonimo o in un corridoio triste, dove, senza l’aggiunta di ulteriori elementi di arredo e con la giusta illuminazione, i colori della carta foliage possono donare all’insieme un effetto sorprendente e mai banale.

Prendendo spunto dalla forma delle foglie, i designers si sono sbizzarriti. Basti pensare alla poltroncina Foliage (e come avrebbe potuto chiamarsi altrimenti?!) di Patricia Urquiola per Kartell oppure alle lampade: la Foliage (ancora?!) (9) o la Super Leaves (5) (e sempre di foglie parliamo…)

Foglie, foglie e ancora foglie. Verde, rosso, giallo e marrone, passando per i toni dell’ocra e del vinaccia: sono le parole d’ordine del mood del mese. Insomma, intravedere nella caducità e nei colori dell’autunno un che di positivo e allegro… ché poi certamente ci sarà una rinascita! 😉



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