“La primavera è il momento di piani e di progetti” (Lev Tolstoj- tratto da Anna Karenina)
Finalmente è arrivata la primavera, dopo interminabili giornate di freddo e pioggia… ore lunghissime durante le quali ho ripreso in mano un romanzo, che ai tempi della scuola non ero riuscita ad apprezzare appieno… e neanche a terminare! Oggi, totalmente assorbita dalla storia della protagonista, mentre rileggevo “Anna Karenina” mi sono imbattuta in questa frase di Tolstoj che mi ha fatto pensare a quanto il risveglio della natura sia da sprone per nuovi percorsi di progettualità e voglia di mettere in atto le idee che ci frullano nella mente da mesi, ma non avevamo avuto la voglia di concretizzare.
Quando penso alla primavera la prima cosa che mi viene in mente è sicuramente il germogliare degli alberi e lo sbocciare dei fiori nel tripudio di colori. Per questo la #Moodboard03 fa riferimento proprio a questa mutevolezza della natura, che rende il paesaggio variegato e stimolante, spunto anche per gli architetti, che a volte nelle forme naturali trovano suggerimenti per lo sforzo creativo.
Siamo partiti dall’emblema dell’Expo 2015 a Milano, l’albero della vita (1), fulcro e simbolo della manifestazione, costruito in legno alto 37 metri, protagonista dell’evento, con i suoi giochi di luci e colori, accompagnati dalle musiche iconiche della cultura italiana.
Intrigante anche il progetto dello Studio505 di Melbourne, incaricato di progettare il Lotus Building (4) sul lago artificiale di Wujin in Cina, denominato per l’appunto “il fiore all’occhiello” dell’architettura cinese, non solo per il rimando formale al fiore di loto, ma soprattutto per le prestazioni energetiche. Il gigantesco fiore occuperà un’area di 3,5 ettari, sbocciando sulla superficie del lago artificiale e assicurando un magnifico spettacolo di luci e colori, giorno e notte. La massa volumetrica del lago viene utilizzata per raffreddare, durante le stagioni estive, e riscaldare, durante quelle invernali, tramite una serie di sofisticati sistemi di scambio termico, che serviranno al contempo anche due corpi sommersi, sfruttando, quando possibile, la ventilazione naturale, attraverso dei camini celati nella struttura.
Nel passato, i rimandi ai fiori erano già stati utilizzati, soprattutto nei decori degli edifici, come in Santa Maria del Fiore (3), più comunemente conosciuta come Duomo di Firenze e famosa in tutto il mondo.
Naturalmente i fiori vengono di frequente utilizzati tout court per decorare gli ambienti, grazie all’utilizzo di carte da parati più o meno tradizionali, come la Maharani Red di Osborne and Little (2) oppure il modello Urbanflower di Wallcover (6): in questo settore, c’è proprio da sbizzarirsi!
Ma l’utilizzo dei fiori che preferisco è sicuramente nel design, tra cui non posso fare a meno di citare gli iconici fazzoletti bicolore di Fulvio Bianconi (9) prodotti da Venini oppure la lampada a sospensione Fiorella di Slamp, nella finitura copper che trovo stupenda!
Assolutamente imperdibili la seduta a forma di rosa della Rose Chair (8) di Masanori Umeda, prodotta da Edra oppure la poltroncina Bouquet (7) di Moroso, su progetto di Tokujin Yoshioka, allegoria del sogno, raffinata trasposizione poetica celebrata nell’oggetto di design industriale. Insomma, lasciamoci invadere da questa carica di energia e colori, dalla forza della natura, che con i suoi profumi si insinua finalmente nelle nostre giornate e, perché no, ci può trasmettere nuova energia ed entusiasmo, per realizzare i nostri desideri più coraggiosi, come diceva il saggio Lev.
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