“ E così andò di anno in anno e di giorno in giorno, finché accadde un giorno, una mattina di maggio…" (William Shakespeare)
Nell’immaginario collettivo il mese di maggio ci riporta alle rose, alle mamme e alle spose: tutti soggetti che ci fanno venire in mente il colore bianco. Per questo abbiamo dedicato la nostra #Moodboard05 al TOTAL WHITE (molto più cool in inglese…).
A volte ci è capitato che qualche cliente ci richiedesse il bianco quale colore principale e caratterizzante il progetto della sua abitazione, ma mai si è verificato il caso che un interno totalmente bianco fosse poi mantenuto tale, candido e immacolato come era stato pensato e ideato. I fruitori “reali” di un’abitazione è raro che posseggano arredi totalmente bianchi, tessuti immacolati e candidi suppellettili, quindi spesso e volentieri l’ambiente total white viene snaturato dall’inserimento di spunti colorati.
Abbiamo invece scelto delle immagini dove il bianco prevalga in toto, senza lasciare spazio ad altre divagazioni colorate e ci sembra che il rischio di ottenere ambienti troppo algidi e freddi venga evitato grazie all’uso delle forme e delle textures che grazie al colore neutro vengono messe in evidenza chiaramente. Basti pensare agli interni dove è sufficiente una testata del letto “matelassée” (4) oppure una lampada sagomata con una forma particolare come quella pendente Axis Drum Pendant di Robert Abbey (3), che abbinata a morbidi tessuti e tende leggere, conferisce alla camera da letto un aspetto assolutamente caldo e accogliente. Anche le pavimentazioni pensate in resina bianca oppure marmo di carrara, vengono “vestite” con tappeti candidi e soffici, che ben si abbinano al contesto sobrio e contemporaneo (2-8).
Ma il bianco può essere una buona soluzione anche da utilizzare nei percorsi di passaggio (7), spesso poco illuminati e anonimi, che possono acquisire una propria personale caratterizzazione grazie all’uso di decori ton sur ton.
Il colore bianco è anche molto amato nell’architettura contemporanea, basti pensare ai lavori di Zaha Adid, che plasmava edifici di forme plastiche e quasi oniriche totalmente bianchi, come il Dominion Office Building a Mosca del 2015, concepito come una serie di piastre sovrapposte, sfalsate a ogni livello con elementi curvi di collegamento (1).
Trionfo del colore bianco anche nell’edificio realizzato da BIAD (Beijing Institute of Architectural Design) per il Phoenix International Media Center di Pechino, dove corridoi e passerelle sinuosi collegano gli interni di un gigantesco anello di acciaio e vetro ricoperto di lattice ispirato nella sua forma al nastro del matematico tedesco Mobius (6).
Anche l’architetto Richard Meier utilizza spesso il total white all’interno delle sue opere, come per il MACBA (Museo di Arte Contemporanea di Barcellona), un grande edificio di vetro e alluminio bianco che riempie di luce il quartiere Raval e ospita opere che vanno dal XX secolo fino a oggi (5).
In sintesi, il bianco è un colore che al contrario, di come si possa pensare, non uniforma il tutto, ma evidenzia forme, materiali, superfici, textures, percorsi e, per questo motivo, secondo noi, va utilizzato in modo dosato e consapevole perché solamente un buon progetto dal punto di vista formale, estetico e anche funzionale, può permettersi di utilizzare un solo colore così uniformante e totalizzante.
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